Pieve di Santa Maria


Chiusura temporanea a causa dei danni provocati dal terremoto


La Pieve di S. Maria risale all’XI secolo, come confermato dal documento del vescovo di Spoleto del 1067; la torre campanaria e l’abside poligonale dominano la piazza principale della città. La chiesa presenta due piani: quello inferiore è diviso in tre navate, quello superiore ha un unico ambiente, entrambi insistono sull’abside. Secondo gli studiosi, la divisione interna dell’edificio in due piani indichierebbe che la chiesa fosse strutturata inizialmente in due chiese sovrapposte, al cui piano superiore era possibile accedere tramite un portale nella facciata posteriore. La chiesa conserva alcuni affreschi di Cola di Pietro: un’Ultima Cena, S. Giorgio e la principessa e un Martirio di S. Stefano con un imponente sfondo architettonico. Altri affreschi decorano la volta della navata centrale; sulla parete di sinistra la Dormitio Virginis, mentre la Madonna del Latte che ornava la navata centrale è esposta nella cappella della parrocchiale di S. Maria Assunta. Nel 1722, come ricorda una scritta sull’arco, la chiesa fu sostituita con la nuova a seguito di una frana; lo stemma della famiglia Da Varano presente sulla parete meridionale del campanile potrebbe ricordare la dimora del vescovo di Camerino Fabrizio Da Varano che ospitò il poeta Pier Francesco Giustolo da Spoleto.

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